| SOMALA DENUNCIA EPISODIO DI RAZZISMO, LA POLIZIA: "FALSO"
ROMA - Ha denunciato di essere stata "ingiuriata e tenuta nuda per ore" dalla polizia nell'aeroporto di Ciampino. Per questo una somala di 51 anni, con cittadinanza italiana, ha presentato il 30 settembre una denuncia per un fatto accaduto il 21 luglio scorso. La polizia, che respinge tutte le accuse, l'ha denunciata a sua volta per calunnia.
La donna, che tornava da un viaggio a Londra con quattro nipotini - riferiscono le associazioni 'Antigone' e 'Progetto Diritti' che hanno reso nota la vicenda - sarebbe stata accusata dagli agenti prima di rapimento di bambini, poi di traffico di clandestini, infine di essere un corriere della droga. Durante i controlli "sono stata in piedi quattro ore, nuda, soltanto con il reggiseno addosso", ha raccontato la donna ai cronisti nella sua abitazione. "Sono stata apostrofata dal personale della Polizia di frontiera e dell' Agenzia della dogana con frasi come 'guarda questa pazza negra, mo' ti meniamò e 'se non fai quello che ti diciamo, ti mandiamo al centro di igiene mentale' e ancora 'sei nera dentro e fuori'". E' ancora incredula Amina: "Sono rimasta scioccata, non me lo aspettavo" e poi la sua unica certezza: "mi hanno tolto la dignita".
La polizia ha invece precisato che i controlli e le ispezioni corporali sono stati necessari perché la donna "ha precedenti specifici in materia di stupefacenti": in un primo momento era stato detto come 'ovulatrice', poi è stato precisato che fu fermata per foglie di khat; anche il marito - ha aggiunto la polizia - era noto all'autorità giudiziaria per traffico di sostanze stupefacenti. Amina Sheikh Said "non ha mai subito condanne per traffico di stupefacenti", ha però ammonito il difensore della donna, Luca Santini, dell'associazione 'Progetto-Diritti'. "La mia assistita è stata soltanto destinataria di un'indagine in quanto avrebbe utilizzato la sostanza denominata 'catha edulis', una pianta tradizionalmente usata per la masticazione nella cultura somala. All'episodio non è conseguito alcun dibattimento, né tanto meno una condanna".
"Ma quali precedenti?", ha quindi liquidato l'episodio Luigi Mancuso, marito di Amina. "Questa è una storia vecchia, io sono stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste". Ma la storia non si ferma qui perché gli operatori della polizia di frontiera di Ciampino, presenti all'episodio che ha riguardato Amina Said, annunciano di aver presentato "informativa di denuncia" all'autorità giudiziaria per calunnia e diffamazione, dopo le dichiarazioni della donna. La loro ricostruzione dei fatti è che la donna, il 21 luglio scorso, durante i controlli di polizia ha dato in escandescenza e si è privata da sola degli abiti gettandoli addosso agli operatori. Una volta rimasta solo con il reggiseno ha rifiutato di rivestirsi per tutto il tempo della sua permanenza in aeroporto. Contro il personale femminile che cercava di riportala alla calma avrebbe inveito con urla e minacce.
CINESE AGGREDITO, AGGRESSORE DA SINDACO PER SCUSE Uno dei giovani che ha aggredito ieri un cittadino cinese nel quartiere di Tor Bella Monaca a Roma, Tong Hongsheng, andrà oggi attorno alle 13,30 in Campidoglio. A quanto si è appreso, il giovane, che sarà accompagnato dal padre, vuole incontrare il sindaco Alemanno per porgergli le sue scuse per quanto accaduto ieri. Verrà sottoposto ad intervento chirurgico per la riduzione della frattura del setto nasale Tong Hongsheng. L'uomo si trova attualmente ricoverato al Policlinico Tor Vergata. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie se il decorso post operatorio sarà regolare l'uomo potrebbe lasciare l'ospedale già entro la metà della prossima settimana.
SCRITTE CONTRO ANNA FRANK A ROMA;ALEMANNO,VERGOGNA Il sindaco di Roma Gianni Alemanno appena appreso dalla stampa della comparsa di "vergognose scritte" contro Anna Frank, in via di Torre Annunziata, nel VI municipio, nel quartiere Prenestino, ha dato immediato incarico all'Ufficio Decoro Urbano di cancellarle. Lo ha reso noto l'amministrazione capitolina. "Condanno con forza, anche a nome di tutta l'amministrazione capitolina - ha detto Alemanno - queste atti scellerati che offendono la memoria di chi ha vissuto e pagato con la vita una delle più aberranti forme di discriminazione razziale. Proprio il Diario di Anna Frank - ha detto il sindaco - è una delle più toccanti e vere testimonianze della tragedia di una giovane donna, simbolo di un popolo che ha sofferto la follia dell' antisemitismo".
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